Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre 1,5 miliardi di persone al mondo registrano un calo dell'udito, di cui circa 7 milioni in Italia. Un dato destinato ad aumentare: entro il 2050, infatti, si stima che possano diventare circa 2,5 miliardi. L’inquinamento acustico rappresenta la seconda causa ambientale di problemi di salute, subito dopo l’impatto della qualità dell’aria. Un'esposizione prolungata a suoni superiori a 85 Decibel può infatti provocare forme di ipoacusia.
Leader nei servizi e nelle soluzioni per la cura dell’udito è Amplifon, nata a Milano nel 1950 da un’idea del generale britannico Algernon Charles Holland che decise di dare vita a un’impresa per assistere le persone affette da problemi uditivi sviluppati durante la Seconda Guerra Mondiale. Con 10 mila negozi, oltre 20 mila collaboratori in 26 Paesi e circa un milione di clienti annui, l’azienda oggi controlla il 13% del mercato mondiale dell’hearing care e registra circa 2,5 miliardi di ricavi.
CDP ha sostenuto Amplifon con 100 milioni, nell'ambito di un'operazione più ampia realizzata con la Banca Europea per gli Investimenti, per finanziare interventi di innovazione e miglioramento della customer experience.
Le risorse serviranno, ad esempio, a sviluppare nuove soluzioni digitali che permettano agli utenti di regolare gli apparecchi acustici da remoto senza doversi recare fisicamente in negozio e di eseguire autonomamente i test automatici dell’udito. Inoltre, verrà sviluppato uno strumento per raccogliere in tempo reale i dati sul funzionamento dei dispositivi trasmettendo eventuali anomalie agli audiologi che potranno garantire un miglior servizio ai clienti.
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