La transizione energetica passa dalle batterie

La transizione energetica passa dalle batterie

Nel primo semestre del 2024 la produzione di energia elettrica da fonti pulite in Italia, in aumento del 27% rispetto allo stesso periodo del 2023, ha superato per la prima volta quella da fossili (-19%). Un andamento che va nella direzione tracciata dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), che mira a raggiungere i 131 GW di potenza complessiva installata da rinnovabili entro il 2030: obiettivo ambizioso con un impatto positivo in termini di decarbonizzazione e indipendenza energetica, che pone allo stesso tempo importanti sfide per la stabilità della rete e la sicurezza dell'approvvigionamento.

La produzione di energia solare ed eolica è infatti intermittente. Queste tecnologie devono pertanto essere integrate con sistemi di stoccaggio in grado di immagazzinare l’energia e rilasciarla nei momenti di necessità, garantendo una fornitura continua e sicura a famiglie e imprese.

In linea con tale esigenza, in Italia si sta realizzando il più grande investimento in sistemi di accumulo a batteria con 23 impianti per una capacità totale di 1,7 GW, a cui si aggiungono 3 impianti a gas a ciclo aperto per una capacità pari a 0,9 GW.

L’iniziativa è portata avanti da Enel Libra Flexsys insieme a Sosteneo Infrastructure Partners, che ne ha acquisito il 49% nel giugno scorso grazie a un finanziamento da 957 milioni erogato da un pool di istituti bancari e Cassa Depositi e Prestiti. Risorse che sono state impiegate anche per finanziare la costruzione, in gran parte già avvenuta, degli impianti.

L’intervento di CDP è coerente con l’impegno per la transizione energetica e, in particolare, per lo sviluppo di energie alternative e la riduzione delle emissioni di CO2.

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