Storia - 170 anni di Cassa Depositi e Prestiti

Storia

Gruppo CDP / Chi siamo / Storia

Istituita il 18 novembre 1850 dal Parlamento del Regno di Sardegna, Cassa Depositi e Prestiti ha sostenuto l’economia italiana nelle sue diverse fasi, rispondendo alle sfide poste dalle evoluzioni della storia.

Dall’Unità a oggi, CDP ha fornito un contributo sostanziale alla trasformazione dell’Italia, da Paese prevalentemente agricolo a economia moderna basata sull’industria e sui servizi.

Il risparmio postale è stato uno dei motori di questa evoluzione: ha permesso di garantire gli investimenti nelle infrastrutture e nei servizi locali, e più recentemente il sostegno alle imprese, dalle startup alle grandi partecipazioni strategiche e, infine, di sviluppare progetti di cooperazione internazionale.

Nel 2020, CDP ha compiuto il suo 170° anniversario.

 

 

1850-1896

La storia di CDP è profondamente intrecciata allo sviluppo economico e sociale dell’Italia. Cassa Depositi e Prestiti viene istituita il 18 novembre 1850 nel Regno di Sardegna e utilizzata da Cavour, che ne intuisce le potenzialità. Dopo il 1861 CDP porta un contributo sostanziale all'unificazione economica del Paese. La sua sede segue gli spostamenti della capitale, da Torino a Firenze e poi a Roma.
Foto: Legge del Parlamento del Regno di Sardegna del 18 novembre 1850, n. 1097, con la quale fu istituita la Cassa dei Depositi e dei Prestiti.

1875: nascono i Libretti Postali. A CDP viene affidato il compito di raccogliere il risparmio postale per destinarlo alla modernizzazione dell’economia. Il provvedimento dispone che gli uffici postali raccolgano il risparmio sul territorio, sotto il coordinamento di una Cassa di risparmio postale centrale, garantita dallo Stato e inserita in Cassa Depositi e Prestiti. Tra gli impieghi di CDP prevalgono i finanziamenti ai Comuni per la costruzione di strade, edifici scolastici e opere legate ai sistemi idrici e fognari.
Foto: la rapida crescita del risparmio postale nei primi cinque anni dalla sua introduzione in Italia rappresentata in un grafico inviato da Quintino Sella agli Uffici Postali nel 1881.

1896-1922

I risparmi crescono e così la raccolta e l’importanza dell’Istituto, che nel 1910 inaugura la nuova sede di Via Goito, sul lato di via XX Settembre sede del Ministero del Tesoro. Nel primo decennio del secolo Cassa Depositi e Prestiti è affermata come amministrazione modello, tanto che il Governo promuove la sua diretta partecipazione, con un proprio stand, alle esposizioni universali che si svolgono in quegli anni: Parigi 1900, Saint Louis 1904, Milano 1906, Londra 1909, San Francisco 1910, Torino 1911. In queste manifestazioni CDP ottiene dalle giurie internazionali vari premi e riconoscimenti.
Foto: 1910, la nuova sede di Cassa Depositi e Prestiti a Roma al termine dei lavori di costruzione.

Anni ’10: durante la guerra e negli anni immediatamente successivi, Cassa Depositi e Prestiti ricopre un ruolo fondamentale di sostegno al sistema finanziario italiano. CDP sostiene gli enti locali nella costruzione delle infrastrutture del Paese.
Foto: costruzione del ponte-canale sulla Fiumara di Atella, in Basilicata, per l’Acquedotto Pugliese, opera realizzata grazie al sostegno di CDP.

1922-1945

1924: nascono i Buoni Fruttiferi Postali, un passo determinante per il successo della raccolta. Si tratta di uno strumento particolarmente adatto alle esigenze dei piccoli investitori, attratti dall'elevato rendimento e dalla possibilità di convertire i buoni in contanti in qualsiasi momento.
Foto: Buono Fruttifero Postale del valore di Lire 100 emesso il 1° febbraio 1925.

Negli anni Venti e Trenta CDP sostiene la nascita degli enti legati al nome di Alberto Beneduce, tra cui l'IMI e l'IRI, sottoscrivendone il capitale costitutivo.
Foto: Il saluto di un gruppo di braccianti dell'Agro pontino al tempo della bonifica. Data dello scatto: 1930

1945-1973

L’azione di CDP per la ricostruzione dopo la Seconda guerra mondiale è significativa. Gli anni del “miracolo economico” sono caratterizzati da intenso sviluppo. CDP finanzia direttamente e indirettamente la costruzione delle nuove reti per il Paese, elettriche, stradali, ferroviarie e telefoniche.
Foto: il cantiere di costruzione del porto di Messina, realizzato grazie al supporto di Cassa depositi e Prestiti, 1940-50.

Gli anni ’50 e ’60 vedono Cassa Depositi e Prestiti al servizio del boom economico. CDP apporta il suo contributo anche alla ricostruzione dopo le grandi emergenze: dall'inondazione del Polesine nel 1951 al disastro del Vajont nel 1963, dall'alluvione di Firenze del 1966 al terremoto del Belice nel 1968.
Foto: Altezza massima raggiunta dal Po a Castelmassa, durante l'alluvione del Polesine nel 1951. In primo piano, una gru in mezzo al fiume

1973-2000

La riforma del 1983 concede a CDP una maggiore autonomia patrimoniale e contabile. Con il riordino formale approvato nel 1999, il Ministero del Tesoro autorizza Cassa Depositi e Prestiti a ricevere depositi direttamente da pubbliche amministrazioni ed enti pubblici, nonché a collocare titoli presso intermediari finanziari. Alla fine degli anni Novanta, CDP è sempre più impegnata nel finanziamento di opere infrastrutturali.
Foto: il Porto di Maratea. La struttura è realizzata negli anni '80 con il supporto di Cassa Depositi e Prestiti.

Foto: Buono Fruttifero Postale “a termine” del valore di Lire 1.000.000, emesso a partire dal 1° luglio 1983. Stampa litografica e calcografica a un colore realizzata a Roma dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, Officine Carte Valori.

2000-2008

Nel 2003 la Legge n. 326/2003 trasforma Cassa Depositi e Prestiti in una società per azioni (70% del Ministero dell’Economia e delle Finanze e 30% di 66 Fondazioni di Origine Bancaria). CDP esce quindi dal perimetro della Pubblica Amministrazione e si trasforma in operatore di mercato, che agisce come un investitore privato, sostenendo rischi e benefici di ogni operazione.
Foto: La piattaforma Goliat, mare di Barents, Norvegia. ENI è dal 2003 partecipata da Cassa Depositi e Prestiti.

Nel 2006 la Banca Centrale Europea classifica Cassa Depositi e Prestiti come “Istituzione finanziaria e monetaria”, come la francese CDC-Caisse des Dépôts et Consignations (nata nel 1816) e la tedesca KFW-Kreditanstalt für Wiederaufbau (nata nel 1949). Con la crisi del 2008-2009, CDP assume un'importante funzione anticiclica di sostegno e di stimolo agli investimenti. La sua operatività si amplia includendo impieghi a favore dell’accesso al credito delle PMI e del sostegno all’export; della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo; della valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e del “social housing”.
Foto: Stadio Friuli, Udine. Nel 2008 Cassa Depositi e Prestiti finanzia la realizzazione della videosorveglianza e del centro di gestione della sicurezza.

2008-2020

Nel 2009 Cassa Depositi e Prestiti finanzia il Fondo Marguerite, promosso dal Long Term Investor Club, per la costruzione del City Green Lights volto all’efficientamento energetico nei comuni italiani, tra cui Avellino, Lecce, Olbia, Parma, Pisa, Ravenna, Varese, Venezia, Viterbo.
Foto: Piazza dei Miracoli, Pisa.

Dal 2012 nasce il Gruppo CDP con l’acquisizione di SACE (ceduta al Ministero dell’Economia e delle Finanze nel 2022), SIMEST, Fintecna e CDP Equity. Quest’ultima acquisisce partecipazioni in grandi aziende controllate dallo Stato, sviluppando un’importante funzione di holding.
Foto: nave da crociera MSC Seaview, Fincantieri. Dal 2012 Fincantieri è partecipata da Cassa Depositi e Prestiti.

Nel 2015 Cassa Depositi e Prestiti diventa l’Istituzione Finanziaria Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. In questo ruolo sostiene iniziative pubbliche di cooperazione internazionale e finanzia investimenti di aziende europee e italiane nei mercati emergenti e in via di sviluppo. Con la Legge di Stabilità 2016, CDP diventa l'Istituto Nazionale di Promozione italiano, assumendo un ruolo chiave nell'attuazione del Piano Juncker.
Foto: la sede del Parlamento Europeo a Strasburgo.

Con la crisi legata alla pandemia da Covid-19, Cassa Depositi e Prestiti mette in campo misure straordinarie per supportare concretamente il tessuto produttivo e le pubbliche amministrazioni in un momento critico a livello nazionale e internazionale. CDP ricopre un ruolo chiave per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per favorire la ripresa di lungo termine del Paese.
Foto: il Palazzo di Cassa Depositi e Prestiti a Via Goito (Roma) nel giorno della Festa della Repubblica Italiana.

2020-2024

Viene lanciato il Fondo Italiano per il Clima e CDP ne diviene il gestore. Il Fondo finanzia progetti di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico soprattutto in Africa, in coerenza con il Piano Mattei che incoraggia iniziative per il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali. L’impegno per l’internazionalizzazione delle attività porta anche all’apertura di uffici al di fuori dell’Unione Europea. CDP ottiene riconoscimenti nazionali e internazionali per il suo impegno nel favorire la sostenibilità, la diversità e l’inclusione.