Realizzazione asilo nido "T. Sarti Strada" - Comune di Ossona | CDP

Realizzazione asilo nido "T. Sarti Strada" - Comune di Ossona

Ossona, feudo viscontiano nella campagna milanese

Immerso nelle campagne del Milanese, a una ventina di chilometri dal capoluogo lombardo, sorge Ossona. La storia del piccolo borgo, 4.250 abitanti è inscritta nelle sue insegne: uno stendardo a sfondo blu con incise una spiga di grano, che simboleggia l'attaccatura tradizionale all'agricoltura e alle coltivazioni e una pianta di gelso a simboleggiare l'economia delle filande, che per lungo tempo contraddistinsero il comparto artigianale prima e industriale poi del paese.

Una terra di grandi lavoratori e di gente umile rimasta indipendente sino all'inizio del Seicento quando gli abitanti, pressati dalle continue mancanze finanziarie del comune, decisero di metterlo all'asta, scendendo a compromessi per una infeudazione. Fu così che il feudo di Ossona venne acquistato nel settembre dello stesso anno dal marchese Vercellino Maria Visconti per 2.360 lire. La storia di borgo si legò quindi indissolubilmente a quella della famiglia Visconti sino al 1794 quando, alla morte dell'ultimo erede della famiglia, il feudo tornò allo stato di Milano.

E al Settecento risalgono il campanile e le forme esterne della facciata della chiesa parrocchiale di San Cristoforo, delimitata da lesene e da una caratteristica grande lunetta sopra il portale principale che un tempo accoglieva una finestra che dava luce all'interno e che venne poi sostituita dall'attuale grande formella in ceramica bianca e blu raffigurante il santo patrono. Da vedere anche la chiesa di San Bartolomeo. L’edificio fu fatto costruire dall'arcivescovo Ariberto d'Intimiano nell'XI secolo e all'interno conserva dipinti seicenteschi e settecenteschi, attribuiti ai pittori Francesco Paglia, detto il Palea, Pietro Antonio Magatti, Carlo Francesco Nuvolone ed Ettore Procaccino il Giovane. La pala d'altare rappresentante "Il martirio di San Bartolomeo" è attribuita Simone Peterzano, che fu maestro del Caravaggio.

Adiacente alla chiesa si trova la bella villa Litta Modignani. La struttura, attuale sede municipale, risale al Seicento e fu la dimora del marchese Vercellino Maria Visconti salvo passare alla fine dell’Ottocento alla famiglia Litta-Modigliani dalla quale ha preso il nome. Della decorazione originaria, permangono all'interno almeno due sale, una dipinta a grisaille e l'altra con cineserie e pavimentazione a mosaico d'epoca. Tra i simboli di Ossona vi è poi la Cappella funeraria della famiglia Litta-Modignani. La struttura si trova al centro del cimitero del paese, di cui occupa buona parte dell'area interna, dirimpetto al cancello d'ingresso. La cappella, divenuta oggi luogo di officiatura nel camposanto, venne eretta nel 1844-1846 dalla famiglia omonima per accogliervi le spoglie dei propri cari, su progetto dell'architetto Luigi Clerichetti che si ispirò alla Rotonda di Tergasio dell'architetto Ambrogio Nava. La struttura, realizzata sulla forma della rotonda palladiana, è sormontata da una cupola ricoperta di rame e presenta quattro ingressi laterali, contraddistinti ciascuno da un pronao a quattro cariatidi sormontanti un timpano.

Consci dell’importanza dei piccoli borghi italiani noi di Cassa Depositi e Prestiti siamo orgogliosi di aver contribuito alla ristrutturazione della sede della Croce Azzurra e della realizzazione dell’asilo nido di Ossona. Un impegno in linea con la nostra naturale vocazione, che ci vede da sempre al fianco degli Enti locali.