Montevago, la fonte dell'eterna giovinezza nella Valle del Belice
Sul lembo più occidentale della provincia di Agrigento, su terre che guardano le colline del Carboy, nella Valle del Belice, sorge Montevago. Popolata di genti che a quelle terre hanno legato il loro destino di piccoli proprietari terrieri e agricoltori, la cittadina è nota per la sorgente di acqua sulfurea che ha dato origine alle Terme dell'Acqua Pia e conta circa 3.000 abitanti.
Fondata nel 1636 da don Rutilo Xirotta grazie al regio editto di Licentia Populandi, Montevago ebbe la possibilità di impiantare le vigne purché si impegnasse a coltivare frumento per gli spagnoli. Immerso in una natura straordinaria, Montevago ha tenuto fede a questo impegno, diventando insieme a Menfi, uno dei territori più vitali della Sicilia. Come tanti comuni della Valle del Belice, anche Montevago ha subito la forza distruttiva del terremoto del ’68, tanto da abbandonare il sito originale per essere ricostruita daccapo. Ma la storia di queste terre ha radici ben più profonde, anche rispetto alla fondazione seicentesca del borgo, come testimoniato dai numerosi ritrovamenti di materiale archeologico. È in queste terre infatti, che nel 339 a. C. si è svolta l'epica battaglia sul fiume Crimiso narrata da Plutarco e Diodoro che ha visto fronteggiarsi l'esercito greco, guidato da Timoleonte (accampatosi dove oggi sorge Montevago), e quello punico sotto la guida di Amilcare e Asdrubale. Al II secolo a. C. risalgono invece i resti della villa rustica romana che si trova a sud del centro abitato in Contrada Mastroagostino.
Di epoca più tarda, risalente alla dominazione araba della Sicilia sono i resti del casale saraceno rinvenuto in Contrada Caliata: un complesso formato da cinque unità abitative, capanne prive di fondamenta e una necropoli con dieci sepolture.
Montevago però è celebre soprattutto per la sorgente di acqua sulfurea dalla quale dipendono le Terme Acqua Pia, attive come stabilimento dal 1933, la cui storia affonda nella leggenda. Secondo il mito infatti, Cinzio e Corinzia, due giovani pastori che vivevano nella valle dell’Hypsas, l’attuale Valle del Belice, un giorno decisero di intraprendere un cammino per scoprire dove fosse la sorgente del fiume, un luogo considerato sacro. Risalendo il pendio, attraverso boschi rigogliosi, giunsero finalmente a destinazione. Lì, dove la fonte emanava fumi caldi e nebbie e l’acqua gorgogliava rendendo indistinguibili i contorni del paesaggio circostante, trovarono le terme. Intuendo di essere in un luogo straordinario, Cinzio e Corinzia decisero di restare a vivere in una grotta nei pressi della sorgente, celebrando ogni notte riti sacri in onore di Afrodite. Con il passare del tempo, bagno dopo bagno, si resero conto che i loro corpi non invecchiavano e che l'acqua li aveva resi immortali.
In questo contesto, noi di Cassa Depositi e Prestiti siamo orgogliosi di aver contribuito al potenziamento dei servizi che il Comune di Montevago mette a disposizione dei cittadini attraverso la realizzazione del cimitero comunale. Un intervento in linea con la missione che ci vede da sempre accanto agli Enti locali nel creare valore dai loro territori e nel migliorare la vita delle comunità che li abitano.